mercoledì 6 febbraio 2013

PICCOLI COMUNI-Introdurre nella tassazione regionale il QUOZIENTE DI DISAGIO




In serata ho appreso l’esclusione dalla competizione elettorale per il rinnovo del consiglio regionale del Molise, ma non fa nulla, occorrerebbe dire qualcosa a tal riguardo, visto che l’esclusione riguarda 8 candidati  su dodici della stessa lista!!! Qualcuno dovrebbe meditare .
Una delle proposte che volevo portare in seno al consiglio regionale, in caso di elezione, ma che voglio comunque portare  oggi all’attenzione dei cittadini molisani, visto che costituiva uno dei punti salienti del mio programma, è l’introduzione - per la tassazione regionale - del quoziente di disagio. 
Si parte dal presupposto che nella ripartizione delle tasse regionali occorre  tener conto di alcuni fattori di disagio che  aggravano le condizioni di vita nei piccoli comuni e che vanno considerati quando si chiede - quando a tutti noi viene chiesto -  di contribuire all’economia della regione. I fattori di disagio sono molteplici e, in questo modello,  ogni fattore di disagio va ponderato attraverso l’attribuzione di un punteggio, il cui totale costituisce un indicatore per quantificare il contributo specifico che spetta ad un cittadino o un azienda/impresa o commerciante  che vive ed opera  in un determinato comune,  naturalmente il punteggio ottenuto deve essere correlato negativamente al contributo economico(tassazione regionale) da versare. In parole povere chi vive in zone più disagiate, con problematiche legate al posto in cui abita deve pagare meno tasse, al crescere dei disagi diminuiscono le tasse. Dicevamo che molteplici possono essere i fattori di disagio e tra questi, sicuramente la carenza di servizi come i trasporti pubblici, gli uffici postali chiusi e/o giorni alterni, la distanza dagli ospedali e dal soccorso per le emergenze, ,il ristretto bacino d’utenza per i commercianti e le aziende che con fatica e sacrificio restano nei piccoli comuni, e così via. Siamo cittadini che paghiamo le tasse e abbiamo il diritto di usufruire degli stessi servizi…. e se i servizi non ci sono?
Almeno riduciamo le tasse a chi già ha meno… Don Milani diceva “nulla è più ingiusto che far le parti uguali fra disuguali”…
Franco D’ABARNO

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