venerdì 5 luglio 2013

Abolizione Province ecco la bozza del Disegno di Legge costituzionale-Riflessioni



L'eliminazione delle Province dalla Carta Costituzionale, sembra essere la strada proposta dal Governo con una Disegno di Legge Costituzionale .


Infatti l'articolo 114 della Costituzione italiana testualmente recita
<<TITOLO V
LE REGIONI, LE PROVINCE, I COMUNI
Art. 114 


La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato.


I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione.


Roma è la capitale della Repubblica. La legge dello Stato disciplina il suo ordinamento.>>




Nuova forulazione :
<<TITOLO V
LE REGIONI, LE PROVINCE, I COMUNI
Art. 114 


La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato.


I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione.


Roma è la capitale della Repubblica. La legge dello Stato disciplina il suo ordinamento.>>


Di consegenza verrebbe eliminata la  parola Province in tutti gli altri articoli della CostituzioneItaliana..

Ricordando che la soppressione delle Province, sopprimerebbe di fatto anche gli uffici territoriali di Governo come ad esempio ( prefetture-questure, uffici scolastici provinciali, motorizzazione civile ecc).

Oggi ci si chiede :

Quale modello di Governace locale  si prospetterebbe con l'eliminazione di un ente fino ad oggi riconosciuto dalla Carta Costituzionale?

In sostituzione delle province si propone un "aggregazione" di comuni, che formerebbero un intesa di area vasta, non un nuovo ente ma un "accordo permanete" per la gestione di funzioni fino ad oggi detenute dalle Province o dalle Regioni .

Il cambiamento di governace  in atto , che riguarda anche  l'associazionismo dei Piccoli Comuni e la "creazione" di ambiti territoriali ottimali, vanno verso la stessa direzione.
Creare delle associazioni di comuni che gestiscono in forma associata servizi e funzioni,  ma senza che ci sia un nuovo ente intermedio riconosciuto dalla carta costituzionale.

Ricordando che anche le Unioni di Comuni non sono degli enti riconosciuti dalla Carta Costituzionale e che risultano ad oggi solo delle forme di associazionismo di funzioni con la titolarità rimanete in capo ai comuni aderenti all'unione.

Fondamentalmente in vero tema  da sviluppare rimane questo: cosa aggregare chi aggregare e soprattutto a che fine si aggregano enti e popolazione ?

Si dovrebbero perseguire forme di aggregazione basate su di un progetto economico di sviluppo, non forme di aggregazione di numero ,quindi forme di aggregazione che abbiano alla base  progetti economici codivisi che abbiano come motore  la crescita economica e sociale condivisa per i cittadini .

Forse i progetti basati sulla crescita economica e sociale possono essere  l'unico motore che riuscirebbe ad aggregare senza costringere ad  una inutile guerra tra poveri .

LEGGI LA BOZZA DI LEGGE COSTITUZIONALE :Disegno di Legge Costituzionale- "soppressione di Enti intermedi".

F. Dab


Leggi anche :La Consulta respinge il riordino delle Province imposto dalla spending review.
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