I numeri contano e non
contano solo nell'attività
economica finanziaria , ma con
il disegno di legge
del Rio per
le Province conteranno anche nell'espressione
massima della Democrazia
,il Voto, che
di fatto ,se passasse
questa riforma ,"produrrebbe "cittadini di serie
A e cittadini
di serie B.
Ecco uno stralcio
del DDl. <<Le
nuove province saranno governate da un
presidente, eletto dai Sindaci,
dal consiglio provinciale e dall’assemblea dei sindaci.
Nel consiglio saranno presenti solo i
sindaci dei comuni
con più di
15 mila abitanti
e i rappresentanti
delle unioni. Faranno parte dell’assemblea tutti i
sindaci della provincia.
Il presidente sarà eletto
dai sindaci in carica
mediante un sistema
di voto ponderato,
ossia verrà attribuito
un valore crescente ai voti
dei sindaci in modo
proporzionale alla popolazione
dei rispettivi comuni>>
Dunque nella bozza
del DDL del
Rio si prefigurano
Province come enti
di secondo livello, quindi che non
hanno titolarità di Funzioni
ma che sono
delegate da enti
titolari di funzioni
nel caso specifico
dai Comuni.
Se da un lato ,questa può essere vista come una scelta politica di governace territoriale e quindi un indirizzo verso una nuova governace, ciò che invece non può essere sottaciuto è il diverso valore del voto dei cittadini, che secondo questo DDL non varrebbe allo stesso modo ma genererebbe cittadini che valgono 1 voto e cittadini che valgono ad esempio 1/ 278 di voto (vedi simulazione per la provincia di Campobasso riportato in infografica).
Si ritiene non accettabile
questa disparità di "valenza" di voto
e così facendo
si determineranno cittadini di serie
A e di
serie B annullando
il principio cardine della democrazia
,il Voto.
Inoltre non solo i cittadini dei piccoli comuni sarebbero penalizzati nell'entità del voto , visto che il loro voto non vale 1 ma addirittura potrebbe valere 1/1000 come ad esempio il voto di un cittadino di un comune che consta 1000 abitanti rispetto ad un altro cittadino della Repubblica ( sessi diritti e doveri) che abita in una cittadina di 100.000 abitanti, ma non avrebbero nemmeno rappresentanze in consiglio tutti quei cittadini che abitano in comuni con popolazione al di sotto dei 15 mila abitanti., se pur si fa riferimento a rappresentanti delle unioni non meglio specificati in termini di popolazione.
F. D'ab.
___________________________________________________@_____________________
Nessun commento:
Posta un commento