Ciao Giovanna, parlaci del percorso che ti ha portato da
Campobasso a Milano
Salve a tutti, sono Giovanna Di
Lauro, molisana di Campobasso classe 1985.
La mia avventura milanese è iniziata
tre anni fa, quando dopo la laurea triennale in Scienze della Comunicazione
all’Università degli Studi del Molise, mi sono trasferita nella città meneghina
per conseguire la laurea specialistica
in Comunicazione Pubblica e d’impresa all’Università degli Studi di Milano e il
master Iulm in management della comunicazione sociale, politica ed
istituzionale.
Finiti gli studi lo scorso dicembre,
ho svolto dei corsi professionalizzanti di grafica sempre a Milano, conclusi a
fine maggio scorso.
Da Giugno ho iniziato a collaborare
con Luxury World Italy, società che mira alla promozione e all’internazionalizzazione
dei prodotti e dei servizi di eccellenza italiana.
Presentaci l'evento che si terra a novembre a Milano, il
salone delle eccellenze italiane Luxury In The World
Tra le attività della
società Luxury World Italy c’è l’organizzazione del prestigioso salone
espositivo
evento di internazionalizzazione e promozione
delle eccellenze del made in Italy che stiamo organizzando per il prossimo fine
novembre a Palazzo Giureconsulti in piazza dei Mercanti, proprio al centro
della capitale Lombarda;
L'appuntamento del
salone sarà organizzato due volte l'anno, una volta in Italia e una volta
all'estero. Quest'anno, e per i prossimi quattro anni, la tappa italiana è
prevista appunto a fine novembre a Milano.
E' una bella
occasione, specialmente per tutte quelle aziende che desiderano ampliare il
volume vendite in Italia e all'estero della propria attività, occasione che
consente di entrare in un network di aziende di alta fascia e di respiro
internazionale.
Esporranno alcune
delle più prestigiose aziende rigorosamente made in italy, qualche nome su
tutti: Auto Mazzanti, MV Augusta, Mice, Turri Mobili, Fuda Marmi, FGMilano
Shoes, Marcello1931, Rino Barillari (il fotografo della Dolce Vita), Marcapiano
artista italiano di enorme talento, Casinò Campione, Metodo Classico, Melograno
e DeMilan che raggrupperanno tutte le aziende agroalimentari italiane portando
in fiera i migliori prodotti dell’alta gastronomia italiana, come i tartufi, i
formaggi, l’arte pasticcera (verrà addirittura prodotto un panettone con
sfoglia d’oro appositamente per l’occasione, visto il periodo prenatalizio.
Il Salone, verrà reso
ancora più interessante grazie a sette importanti convegni in calendario che
coinvolgeranno interlocutori di primo piano. Si parlerà di
internazionalizzazione, turismo, enogastronomia ed economia. Lo sviluppo
dell’internazionalizzazione dei brand di
passerà attraverso ulteriori eventi
espositivi internazionali di cornice e un MAGAZINE del lusso interamente
dedicato.
– The
exposition diventa un format itinerante per proporsi direttamente sui maggiori
mercati italiani e internazionali.
All’interno di questo
progetto il mio ruolo è quello di direzione segreteria organizzativa ed opero a
stretto contatto con i vertici della società, i cofondatori Angelo Caroli e
Carlo Piazzoli.
Sul sito web
dedicato si possono vedere tra le altre cose, il filmato e la presentazione
sfogliabile del progetto:
www.luxuryintheworld.net
Quali prodotti, a tuo avviso, il Molise potrebbe far
conoscere al mondo nel settore del Lusso?
Il Molise è una terra
che ha molto da offrire. È un territorio che ha sempre badato alla sostanza
delle cose, puntando più sulla qualità del prodotto che sul relativo marketing
svolto, purtroppo essenziale per fare business nei mercati odierni.
Un’impostazione di
questo tipo però, ha dalla sua il fatto di aver conservato tutte le proprietà
di genuinità effettivamente presenti nel prodotto. Penso alla vastissima tradizione
gastronomica della nostra regione che è ha potenzialità di altissimo livello,
al nostro tartufo ad esempio. Forse non tutti sanno che solo il Molise fornisce
circa il 40% della produzione nazionale di tartufo e che anche il più blasonato
Tartufo di Alba – conosciuto in tutto il mondo e ambasciatore di italianità in
qualunque piatto fosse servito – in realtà è costituito per maggioranza dagli
scarti del tartufo molisano.
Andando oltre il
settore della gastronomia, penso a tutta la rete di artigiani che abbiamo in
regione che operano con una creatività eccezionale i cui prodotti farebbero senza
dubbio gola ai buyes esteri che stiamo coinvolgendo, in modo particolare i russi,
gli arabi e i giapponesi; alle aziende più strutturate come ad esempio,
Colavita, La Molisana e, non per ultimo, a come potrebbe essere valorizzato il
settore del turismo molisano. Proprio in questo settore si potrebbero pensare
molte azioni tese alla valorizzazione, visti i paesaggi che abbiamo nella
nostra Regione, paesaggi che in pochi km hanno la particolarità di virare dalle
innevate montagne di Campitello Matese alle dorate spiagge di Termoli passando
per le rilassanti colline dell’entroterra. Quale altra regione può vantare
simile varietà cosi condensata?
Sarebbe una bellissima
soddisfazione per me poter vedere presente qualche azienda molisana nel salone
delle eccellenze italiane di fine novembre prossimo. Ci saranno aziende di
eccellenza a rappresentanza di Sardegna, Sicilia, Puglia, Veneto, Lombardia,
Trentino, Toscana, Lazio; la regione Calabria ha addirittura acquisito lo
spazio attraverso i finanziamenti europei ed ha indetto un bando per poi
scegliere 10 aziende calabresi da portare nel Salone
Quali potenzialità secondo te potrebbe avere il tartufo con
il web marketing.
Il web oramai ha
acquisito – per fortuna aggiungerei – una grandissima forza sia in termini di
marketing, sia in termini di relazioni - cose chiaramente collegate.
In quest’ottica,
diventa essenziale riuscire a sfruttare a pieno le sue piattaforme, essendo
presenti sul web e pensando a campagne di comunicazione efficaci e versatili
che possano dare risultati sia sul web, ma anche sul cartaceo - che comunque
mantiene una bella forza comunicativa.
Volendo fare un
esempio, ho pensato ad una campagna comunicazione per il nostro pregiato tartufo,
con l’obiettivo di veicolare il concetto che il tartufo italiano è del Molise
più che di Alba. Per comunicare questo, ho pensato ad uno slogan che favorisse
il collegamento e stuzzicasse il pensiero: “L’ALBA
DEL TARTUFO ITALIANO NASCE IN MOLISE”. In questo modo creiamo il rimando al
più famoso tartufo di Alba che ci garantisce attrattività e riconoscibilità e
trasformiamo il nome della città in un sostantivo che indica l’origine di
qualcosa, nel nostro caso il tartufo. Sfruttiamo il nome di una città che in
effetti ha sfruttato il nostro prodotto. Il tutto senza utilizzare
impropriamente il marchio “tartufo di Alba”.
Questo è un esempio,
ma ho in mente tantissime altre azioni simili a questa, che mirano a far
conoscere il Molise in Italia e non solo, utilizzando la comunicazione scritta
e visiva (sono appassionata di fotografia, tema che è stato anche oggetto della
mia tesi di laurea specialistica).
Grazie per questa tua vicinanza al Molise e sperando che questo
tuo invito sia accolto dalle aziende produttrici e dalla stessa Regione ti
inviamo un saluto affettuoso dal piccolo Molise.
Grazie a voi per
avermi dato modo di parlare di questo prestigioso progetto a cui sto lavorando.
Come sai il Molise è
nel mio cuore e la cosa più bella per me sarebbe quella di vederlo valorizzato
nel modo in cui merita. Per quel che mi riguarda, farò tutto il possibile – nel
mio piccolo – per andare verso questa direzione.
Un abbraccio a tutti i
molisani che ci hanno letto. In bocca al lupo a tutti!
F. Dab
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RispondiEliminagradisco questo articolo di GIovanna di Lauro e l’organizzazione di questo evento, spero che possa rilanciare anche le nostre produzioni di calzature di eccellenza che trovavano spazio di mercato anche negli U.S.A. a fianco delle produzioni economiche che non godevano dei requisiti di qualità e delle radici di artigianato specializzato dedicato con passione al concempimento della calzatura italiana eccellente e artisticamente affascinante, che ovviamente aveva valori superiori alle produzioni economiche di massa.
EliminaCredo che l'iniziativa Luxury in the World, alla luce della promozione illustrata da Giovanna di Lauro, in forma di piacevole racconto delle nostre tradizioni dei piccoli Comuni, sia ottima,
RispondiEliminasoprattutto per sostenere l'autenticità e la qualità dei nostri prodotti artigianali, agroalimentari ecc.,
con l'obiettivo di mantenere le nostre produzioni di qualità, combattendo la crisi, la chiusura delle sedi aziendali in Italia ed anche lo spostamento degli investimenti imprenditoriali nei paesi dove i costi del personale sono bassissimi e poco rispettosi della dignità umana.
Pure io sono molto contento di questo articolo ben mirato.... ho capito che l’iniziativa luxury in the world non è destinata ad un elite di consumatori e di imprenditori che comunque conservano redditualità e potere d’acquisto indipendentemente da questa grave crisi economica senza precedenti recenti.
RispondiEliminaFormulare questo incentivo citando il tartufo molisano e quindi le specialità agroalimentari italiane è una spinta incredibile per sentirsi partecipi di un rilancio dei nostri prodotti particolarmente speciali nel senso storico della qualità.
Chi avrà il coraggio di continuare a mantenere le proprie radici in Italia, vuol dire che ha un gran coraggio ed un gran cuore per donarsi ai propri sogni indipendentemente dai rischi della concorrenza sleale delle produzioni fuori Italia. Sleali perché fondate su investimenti senza principi, senza scrupoli per il capitale umano impiegato col pieno sfruttamento ed in barba alle difficoltà normative ed i costi necessari per garantire la qualità e l’eccellenza e la genuinità dei nostri prodotti.
gradisco questo articolo di GIovanna di Lauro e l’organizzazione di questo evento, spero che possa rilanciare anche le nostre produzioni di calzature di eccellenza che trovavano spazio di mercato anche negli U.S.A. a fianco delle produzioni economiche che non godevano dei requisiti di qualità e delle radici di artigianato specializzato dedicato con passione al concempimento della calzatura italiana eccellente e artisticamente affascinante, che ovviamente aveva valori superiori alle produzioni economiche di massa.
RispondiEliminaCon lo spunto dato da Giovanna di Lauro, mi sento incoraggiato nel proporre alla Toscana ed ai suoi piccoli Comuni, di esporsi sulle loro produzioni agro-alimentari semplici e molto eccellenti, in particolar modo le produzioni della Garfagnana in Provincia di Lucca, non spetta a me illustrarne le specialità ma agli operatori dei settori, coraggio fatevi avanti, ci sono esperienze e ricchezze grandiose.
RispondiEliminami sembra molto utile unire le capacità della rete nel veicolare gli eventi e le idee, con l’organizzazione di eventi dove tutti coloro che intervengono possono vedere con i propri occhi quanto made in Italy è meritevole di attenzione per rilanciare le nostre attività. Da questo evento nasceranno sicuramente nuove intenzioni e nuovo coraggio per proseguire con le nostre attività tipiche all’interno dei nostri Comuni.
RispondiEliminaquesto evento e questa promozione guidata sono molto importanti, lottare per i nostri prodotti genuini del settore agroalimentare non è vantaggioso solo per produrre reddito e mantenere forza lavoro specializzata nelle aziende italiane, è importante anche per smettere di importare o acquistare alimenti di ogni specie, del cui contenuto non possiamo assolutamente fidarci, per provenienza, qualità e probabilite tossicità.
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