PICCOLI COMUNI -IMU Seconde Case : gli abitanti dei Piccoli Comuni(rurali) subiranno una vera ingiustizia...
pubblicata da Movimento Piccoli Comuni il giorno Venerdì 13 aprile 2012 alle ore 15.59 ·
PICCOLI COMUNI -IMU Seconde Case : gli abitanti dei Piccoli Comuni(rurali) subiranno una vera ingiustizia, si vedranno aumentare il valore impositivo degli immobili privi di valore di mercato.
Negli ultimi anni sembra di assistere , ad un preciso programma di "smantellamento" dei Piccoli Comuni italiani, sopratutto di quelli che si trovano in aree depresse ,non turistiche e non a ridosso di grandi centri urbani.
Pietra miliare di questo progetto , l'art 16 del dl 138/2011(prorogato di nove mesi dal DL 216/2011) , che sostanzialmente ha ridotto i comuni fino a mille abitanti a municipi senza "patria potestà", e costretto gli altri comuni fino a 5.000 abitanti ad avviare un percorso "forzoso"verso le unioni di comuni, senza una vera riforma della "codice delle autonomie locali" , ma semplicmente in base ad un mero "pseudocalcolo" economico.
Infatti la proroga di 9 mesi, dell'art 16 del dl 138/2011, non ha interessato il comma 17 del medesimo articolo, riguardante il taglio degli amminisitratori dei piccoli comuni, l'unico realmente avvenuto dopo tutto il "pourparler" dei costi della politica, e già.... bisogna pur iniziare da qualche parte..... e dove si inizia proprio da chi ha meno voce in capitolo e sopratutto da quelli che possono dare meno fastidio,e sono davvero i meno costosi, ricordando che il gettone di presenza per un consigliere comunale di un piccolo comune si aggira sui 17/18 euro(quando lo percepiscono!!!) . Forse sarebbe il caso non di tagliare il numero dei consiglieri, ma migliorarne la qualità attraverso scuole e corsi preparatori .
Provando a fare due calcoli, pubblicati sulla pagina facebook Movimento Piccoli Comuni (AMMINISTRATIVE 2012-SPECIALE PICCOLI COMUNI DOVE SI VOTA COSA CAMBIA QUANTO SI RISPARMIA https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10150793184445530.467519.242070705529&type=3 il dimezzamento del numero dei consiglieri comunali fino a 5.000 abitanti e la eliminazione delle giunte nei comuni fino a 1.000 abitanti, significa un risparmio teorico e massimo* di 3 milioni di euro per il 2012, pari al costo di una giornata della Camera dei Deputati così come si evince da questo video pubblicato in rete fonte fanpage( http://www.youtube.com/watch?v=iabzH6YQSdE
) !!!!! ma con la differenza che si elimineranno solo nel 2012, all'incirca 2850 amministratori di piccoli comuni(volontari) per le Regioni a Statuto Ordinario.
Se pur in questo momento storico, la collaborazione e la formula delle Unioni di Comuni ,sono uno strumento amministrativo utile alla crescita di una comunità ed al mantenimento dei servizi essenziali per la permanenza delle persone nei piccoli comuni, tutto ciò va inquadrato in un ambito più generale e sopratutto con la logica del "fare di necessità virtù" , con il mantenimento ed l miglioramento dei servizi offerti ai cittadini, nessuno vuole il mantenimento di strutture e personale improduttivo e li dove ci sono devono essere convertite in qualcosa d'utile alla collettività, ma nemmeno si può agire con una eliminazione “sic et simpliciter”
Ora il nuovo messaggio sembra essere : > ..
Di cosa parlo ?
Della rivalutazione degli immobili del 60 % ai fini dell'imposta IMU.
Se per la prima casa nei piccoli comuni la rivalutazione del 60 %(pur non essendo reale) potrebbe essere un “balzello” accettabile, visto che i soldi rimangono nelle casse del comune e, lo si potrebbe considerare come un contributo alla sussistenza dei servizi locali e delle esigenze di una comunità ,in attesa dell'annunciata riforma del Catasto del mercato , che ha tempi lunghi e prevede l'adeguamente del valore dell'immobile al valore di mercato, , ciò che invece allo stato attuale ,non si può accettare, è la rivalutazione delle seconde case del 60% , che non hanno nessun valore di mercato e non sono appetibili nè per affitti nè per compravendita,considerando che che metà di questo importo va nelle casse dellos tato non del comune di apparteneza.
La situazione del patrimonio immobiliare in molti piccoli comuni (comuni rurali , non turistici non urbani) è cosi definita :
- dai dati del Ministero dell'Interno, dai bilanci consuntivi 2006 (ante eliminazione ICI)nella voce entrate e nello specifico ICI ,di molti piccoli comuni si può notare come la quota di ici derivante dalle prime case è minima rispetto all'entrata derivante dalle seconde case , comprese le pertinenze.
- ma anche se non si vuole fare questo semplice controllo, basterebbe applicare questa equazione empirica :spopolamento = case chiuse =seconde case infruttuose.
- nei piccoli comuni rurali (quelli appunto che non sono nelle immediate vicinanze di aree metropolitane o cittadine, e nemmeno aree turistiche ) queste case corrispondono ad abitazioni che non hanno quasi nessun valore di mercato, ma per l'occhio dell'imposta IMU ora hanno addirittura aumentato del 60 % del loro valore!!!!
Tutto ciò significa, che molti abitanti dei piccoli comuni si sono ritrovati proprietari di seconde e terze case, cantine e vani molte volte in stato di abbandono, e non per investimenti immobiliari, ma per semplice passaggio di proprietà da padre in figlio, e con il concomitante spopolamento dei piccoli centri non hanno avuto modo nè di vendere nè di affittare e neppure di poter rendere questi immobili fruttiferi.
Il patrimonio edilizio dei Piccoli Comuni rurali dovrebbe essere aiutato a non deteriorarsi ulteriormente, ed invece si pensa bene di renderlo non appetibile per eventuali progetti di sviluppo ,tipo microricettività ed altri progetti in atto in molti piccoli comuni, ma lo si rende una zavorra da disfarsi. Non credo sia questo un buon segnale per la crescita nè migliora il problema dello spopolamento dei piccoli comuni rurali.
Pertanto spero che chi ha il potere di modificare le norme intervenga, parlamentari ,sindaci,consiglieri cittadini e tutte le persone che questa problematica deve essere posta all'attenzione del legislatore.
Franco D'Abarno
Nessun commento:
Posta un commento